Sergio Antonini
172 pagine, brossura
Istituto provinciale per la storia del Movimento di Liberazione e dell’età contemporanea (2000)
Essendo oramai da tempo, almeno una generazione, cessate le ostilità, una guerra che per la prima volta nella storia ha coinvolto l’intera umanità non per la conquista di un territorio ma per instaurare almeno in Europa un identico sistema retto da principi di libertà e di democrazia, siamo in grado di guardare a quelle vicende con l’occhio asettico della storia. Il nostro Istituto ha ritenuto di prendere a simbolo di quelle vicende, per conservare il meglio di esse nella memoria, le motivazioni delle decorazioni riconosciute ai Partigiani ed ai Combattenti della Destra Tagliamento, raccolta che senza la pretesa di essere esaustiva ho qui l’onore di presentare. Se per un momento riuscissimo ad uscire da noi, come se da estranei sconosciuti vedessimo riflessa in uno specchio la nostra immagine e cessassimo di considerare la nostra personale vicenda umana avulsa dalla vita che ci scorre attorno, chiusa in una campana, unica perchè inizio e fine di se stessa, ci accorgeremmo che tutto ciò che facciamo che produciamo o che solo pensiamo è destinato a sparire con noi Si salverebbe forse per breve tempo uno sbiadito ricordo del nostro aspetto. Ma la vita che abbiamo vissuto i compiti che abbiamo svolto i programmı realizzati o solo vagheggiati non assumerebbero peso alcuno ed avrebbero una durata pari allo spazio che intercorre tra due attimi. Mentre il ricordo di coloro, la cui memoria è raccolta nella puntuale, affettuosa ricerca fatta dall’amico Antonini, riprodotta in questa pubblicazione, dentro una cornice, di ampia rivisitazione storica scritta da Bruno Steffè, ricordo avvolto com’è nel manto degli ideali di libertà e di giustizia che hanno guidato in un puro esaltante entusiasmo ciascuno dei decorati, è destinato a durare nel tempo tanto quanto dureranno quegli ideali: per conforto dei nostri figli e dei figli dei nostri figli. Attraverso di esso consentirci una progressiva diminuzione di subire condizionamenti alla nostra volontà e alle nostre scelte, fino al momento in cui nel nostro codice di pensiero e di etica avrà potuto introdursi quel ricordo fuori da ogni mito letterario od emotivo ma parte di una ormai consolidata caratteristica. Il viaggio attraverso il Fascismo ha prodotto il progressivo sonno della politica e delle coscienze, sollecitando dapprima la cospirazione e l’opposizione da parte di illuminati pensatori dissidenti e poi, con la Guerra di Liberazione, provocando il definitivo risveglio da quel sonno, del- l’intero popolo italiano. Dobbiamo considerare i decorati quali pionieri di tale risveglio collettivo, coloro cioè che per primi hanno aperto le porte alla democrazia in Italia, figli prediletti della Resistenza, fusa anche grazie a loro, in quell’ideale monu- mento che è la nostra Costituzione. Questi, a mio parere, sono gli insegnamenti che dobbiamo trarre dalla lettura di quanto contenuto nella raccolta che ho l’onore di presentare.
Cesare Marzona
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Sergio Antonini
172 pagine, brossura
Istituto provinciale per la storia del Movimento di Liberazione e dell’età contemporanea (2000)