L’ingegnere Antonio Pitter

Il volume narra la vita dell’ingegnere Antonio Pitter (1867-1936), esponente di rilievo, quale tecnico ed amministratore, dell’industria idroelettrica italiana dei primi decenni del Novecento. Il libro ha carattere biografico ed illustra di questa persona (di cui l’autore del testo è pronipote) l’origine, le ascendenze, i rapporti familiari, gli studi e gli interessi anche risultanti dai libri della sua biblioteca, le vicende professionali e quelle più in generale della sua vita. Nel volume compaiono anche numerosi personaggi con i quali Antonio Pitter ebbe contatti o rapporti più o meno intensi nel corso della sua vita. Vi incontriamo il Re Fuad dell’Egitto, Mussolini, il conte Giuseppe Volpi di Misurata, il conte Nicolò Papadopoli Aldobrandini, l’economista pordenonese Federico Flora, l’industriale udinese Antonio Malignani, i docenti del Politecnico di Milano. Compaiono, altresì, con maggiore frequenza, i colleghi di lavoro, gli ingegneri del Gruppo SADE, i parenti che vivevano a Pordenone e a Venezia, e tra i parenti figurano il padre Silvio, direttore di una fabbrica tessile e architetto, l’Abate Giovanni Toffoli di Porcia, cugino del padre e valente pittore, il cognato ing. Aristide Zenari, egli pure importante figura nel mondo dell’energia idroelettrica, e la nipote Silvia Zenari, illustre botanica e geologa, docente all’Università di Padova.

14.00

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Pompeo Pitter

178 pagine, brossura

Edizioni L’Omino Rosso (2018)

ISBN: 9788896469958

 

Pompeo Pitter (Pordenone, 1935). Laureato in giurisprudenza all’Università di Padova, esercita la professione legale in Pordenone. Egli ha collegato all’esercizio della professione forense un’attività di studio nel campo del diritto, dalla quale sono derivate alcune pubblicazioni, in particolare va ricordata la collaborazione fin dall’origine al Commentario Breve al c.c. di Cian e Trabucchi, edito dalla Cedam. Vi ha pure unito un interesse per la ricerca storica che lo ha portato a pubblicare saggi e articoli su alcuni personaggi del passato. Fa parte da molti anni del Rotary club di Pordenone, ed ha raccolto nel volume “Relazioni e ricordi rotariani”, edito da questa casa editrice nel 2015, una serie di relazioni di argomento storico e letterario da lui tenute nel club e una serie di articoli pubblicati nel Bollettino del club. Ha ricoperto e ricopre vari incarichi in associazioni di natura culturale, in particolare nell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, dove è stato cofondatore e Presidente della Sezione di Pordenone per vent’anni e membro del Consiglio Nazionale. Attualmente è Presidente dell’Associazione Amici del Cardinale Celso Costantini ed è membro dell’Organo di Indirizzo della Fondazione Friuli.